domenica 27 settembre 2009

RAGLIATORI OMOLOGATI IN PIAZZA

I ragliatori omologati, i giornalisti sinistrati italioti vanno in piazza?Patetici. Che comiche. Fate ridere
I giornali di sinistra, gli strumenti di propaganda di una ristretta minoranza di italiani hanno cercato di infangare la figura del Premier SilvioBerlusconi con menzogne e falsità di stampo staliniano. Le querele sonod'obbligo, sono il minimo che il Presidente del Consiglio deve inderogabilmente intraprendere. Noi che votiamo il CENTRODESTRA, il 68 per 100 del Paese, lamaggioranza degli italiani, ci sentiamo profondamente offesi per le volgarità>pubblicate dalla sinistra : SIAMO TUTTI PARTE CIVILE IN QUESTO PROCESSO.
Silviovai avanti con le denunce legali e pubbliche.
Corrado Brin

2 commenti:

  1. 68% de che? Ma neanche i conti riuscite a fare da quelle parti? Egr.sig .Brin in quale tornata elettorale il centrodestra avrebbe totalizzato una tale percentuale? E poi: menzogne e falsità. Ad AnnoZero sono stati squadernati fatti finora sconosciuti alla maggioranza degli italiani che, ahinoi, si nutrono solo d'informazione televisiva.
    Quando, in questo Paese digraziato e senza speranza, avremo una destra decente, europea, che si vergognerebbe al solo pensiero di proporre un provvedimento come lo scudo fiscale in salsa italiana?
    Sig.Brin faccio affidamento alla sua intelligenza. Apra gli occhi su quello che sta accadendo.

    Fausto Caffarelli - Torino

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  2. Credo che ormai si sia creata una frattura insanabile nel paese: da un lato chi pensa che essere "cittadino" significhi conservare un pensiero critico che consenta di discernere i fatti dalla propaganda, e quindi esige che l'informazione sia libera per potersi personalmente fare una idea della realtà.
    Dall'altra, chi ha rinunciato alla veste di cittadino per assumere quella di "tifoso", come il signor Brin: a cui basta che indichino l'avversario di turno su cui riversare disprezzo ed insulti.
    La domanda è: esiste una remota possibilità che queste due Italie, un giorno, possano tornare a parlarsi, o finiremo come hutu e tutsi?

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